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Chianalea di Scilla è il pittoresco borgo di pescatori incastonato sulla punta dello stivale, nell’incantevole Costa Viola in provincia di Reggio Calabria. Chianalea è famosa per essere considerata la “piccola Venezia del Sud”: un mosaico di case poggiate direttamente sul mare e divise da stretti vicoli. Per questa sua particolarità, Chianalea di Scilla compare tra i borghi più belli d’Italia e merita assolutamente di essere scoperta.

Il suo nome, Chianalea, deriva il suo nome da “Piano della Galea“, ma è chiamato altrimenti anche Acquagrande o Canalea, visto che i vicoli che scendono a mare sembrano dei piccoli canali.

La spontaneità dell’architettura, i piccoli accessi al mare, le ripide scalette e i vicoli attraversati dalla brezza marina e dal rumore del mare che si infrangono sugli scogli. A Chianalea troviamo tutti quei particolari e quelle sfumature dei borghi di mare più autentici. La sua origine è antichissima, come si narra sin dai tempi di Omero: costruita dagli esuli troiani per la sua posizione e per la ricchezza delle sue acque.



Scilla, un meraviglioso borgo sul mare

Scilla, posta all'imboccatura settentrionale dello stretto di Messina, è pittorescamente adagiata ad anfiteatro degradante verso le due baie ed i due caratteristici quartieri (Marina Grande a sud e Chianalea a nord) divisi da una mitica rupe a picco sul mare.

È l'antico Scyllaceum, che con Cariddi, sull'opposta sponda sicula, costituisce il passo più breve sullo stretto.

 

Il suo promontorio roccioso ospitava la leggendaria fascinosa Ninfa, il cui mito è evocato da Omero e Dante. Sulla cima dell'alta rupe di Scilla a strapiombo sul mare sorge il castello dei Ruffo.

Si tratta di una massiccia, imponente costruzione d'età normanna, fortificata poi nel secolo XIII, successivamente più volte restaurata ed adibita ad Ostello della Gioventù.

 

 

Visto dall'esterno, il Castello, in bella architettura ma senza particolari richiami stilistici, presenta un coronamento merlato ed un portale in pietra, bugnato e sormontato dallo stemma dei Ruffo. All'intero si trovano belle sale, dalle quali si gode un'eccezionale veduta sullo stretto. Ai piedi della rupe sorge l'altro quartiere scillese, quello di Marina Grande: sullo sfondo si intravede la chiesa dell'Immacolata, già monastica, d'età bizantino-basiliana intitolata a S. Pancrazio ed annessa all'omonimo monastero, che conserva ancora avanzi del complesso originario ed è dotata di un bel pronao di stile jonico.